Incontriamo lo Chef Claudio Lanuto - "Un buon piatto è un armonia di ingredienti, forme e colori" -
Con piacere poniamo qualche domanda allo Chef Claudio Lanuto, al fine di conoscere meglio la Sua personale visione su ciò che ama di più: il mondo della cucina.
Le sue esperienze
Claudio Lanuto, Chef di origini livornesi, giunge al Grand Hotel Convento di Amalfi dopo aver vissuto, imparato ed ampliato le sue doti gastronomiche in ristoranti di rinomata eccellenza. Tra questi spiccano “Il Pagliaccio” di Anthony Genovese a Roma, “I quattro Passi” di Antonio Mellino a Massa Lubrense ed il “Fat Duck” di Esthon Blumenthal in Inghilterra , fino ad arrivare in costiera al ristorante “Dei Cappuccini” .
Facendo tesoro delle sue esperienze, Chef Lanuto, giunge alla consapevolezza che la cucina è l’espressione di un’arte ed è testimone attivo della creatività che non ha limiti, se non quelli del gusto.
Ci mettiamo comodi e diamo il via alla nostra piacevole chiacchierata,
puntando l'attenzione a come materie prime, tradizione e storia risultino, a suo avviso, fortemente collegate.
L'intervista
Chef, tante le eseprienze nelle varie realtà di rilievo che, nel tempo, ovviamente hanno permesso di sviluppare una visione personale sul settore. Ci piacerebbe partire proprio da qui: la sua visione di cucina.
> A mio avviso la cucina deve rispettare la tradizione e i prodotti del luogo, ai quali aggiungere il proprio estro, senza mai stravolgere e presentarli in chiave moderna, rispettando il gusto ed i canoni dell’estetica.
Ha citato i prodotti del luogo, un tema importante che denota un attenzione all'utilizzo di specifiche materie prime.
A riguardo, che importanza rivestono nella Sua cucina?
> Le materie prime, indubbiamente, sono fondamentali per la riuscita di un piatto di successo, nel pieno rispetto della stagionalità e della provenienza.
La scelta e la selezione di determniate materie prime, sicuramente è determinata anche da fattori legati alle conoscenze sui legami storici territorio/cucina, nonchè soprattutto del proprio percorso professionale quanto personale.
A Suo avviso, che ruolo occupano la storia e la tradizione in questo settore?
> Personalmente, credo fermamente che esse rappresentino le fondamenta della cucina, alla quale grazie alle tecniche e conoscenze moderne si è potuto apportare miglioramento estetico e talvolta sperimentazione.
Ha accennato sperimentazione. Un tema sempre dibattuto, verso il quale ogni Chef ha una propria scuola di pensiero.
I tradizionalisti puri, gli sperimentatori estremi e chi cerca la giusta misura tra le due.
Chiediamo, a tal proposito, la visione di Chef Lanuto in merito l'innovazione in cucina. Bisogna spingersi oltre o è bene mantenere sempre un equilibrio con il passato?
> Mi ritengo da sempre uno sperimentatore moderato, che si lascia guidare dalla ricerca di un perfetto equilibrio di gusti, senza mai eccedere.
Spesso si parla del rapporto arte e cucina, cosa ne pensa a riguardo? Cosa li rende, a Suo avviso, così vicini?
> Per me la cucina è arte! Espressione di ricerca, equilibrio, bellezza e gusto, con l’intento esclusivo di garantire al palato sensazioni uniche.
Cosi come l’artista difronte alla sua opera, lo chef immagina il suo piatto, lo disegna e lo realizza.
Tutte le eseprienze lasciano sicuramente qualcosa e permettono di migliorarsi.
C'è una esperienza lavorativa che ha vissuto in maniera più incisiva, che pensa le abbia dato "quel qualcosa in più"?
> Tra le varie esperienze vissute, quella che ricordo sempre con particolare emozione, è di sicuro il periodo trascorso nella cucina di Heston Blumenthal al Fat duck.
Lì, ho avuto il privilegio di apprendere le tecniche più innovative di cucina in un contesto altamente sperimentale. L’ importanza dell’organizzazione, del rigore e della professionalità: elementi fondamentali per un team di successo.
I vari anni trascorsi direttamente sul campo, Le hanno permesso di avere una visione abbastanza chiara delle dinamiche di questo ambiente e per questo vorremmo congedarci con quest'ultima domanda:
La ristorazione nel tempo si è evoluta e, con essa, anche le varie figure professionali che ne fanno parte. Per Lei, che qualità deve avere uno Chef oggi?
> Per me uno chef deve avere:
Passione, determinazione, conoscenza, rispetto, autorevolezza.
Grazie Chef Lanuto, è stato davvero un piacere
si approfitta per fare un sincero augurio riguardo la sua interessante carriera professionale.
Qualche gustosa ricetta dello Chef? Scopriamole insieme: